If i never see your face again..., discussione terminata

Giornata mediocre. Sole già alto. Saranno più o meno le 11 di mattina e sono già scappata da un gruppo di poliziotti e ho già rubato qualche spicciolo per la colazione. Non faccio sempre così, solo qualche volta.Non vorrei anzi non ne avrei nemmeno bisogno ma per rimanere nel gruppo certe cose devi farle, ogni tanto. Fino a stasera sono la Effy ribelle e autonoma: tanto vale fare di tutto per vivere bene nel gruppo di disaredati in cui mi trovo. Cattivi ragazzi. La gente ci chiama così. Alle volte mi viene da pensare che ci chiamino così perchè nessuno debba prendersi la briga di educarci. Siamo cattivi e non cambieremo mai. Ma se andassero più a fondo...Oh se andassero più a fondo nemmeno potrebbero immaginare cosa scoprirebbero! All'anagrafe mi chiamo Elizabeth Stewart. Sono nata in Spagna 19 anni fa. SOno ricercata in ben 3 paesi: Spagna, Francia e Italia. Almeno al momento. La ricompensa ammonta a qualche migliaio di euro. Vengo da una famiglia nobile. Nelle foto che si trovano in ogni giornale spagnolo sono sorridente, capelli raccolti, abiti firmati. Ebbene sì. Se avete sentito parlare di me non c'è da stupirsi! Sono scappata di casa parecchi mesi fa.Ho perso il conto! Perchè, vi domanderete voi. Perchè scappare dal lusso, le cose firmate e tutto i confort el mondo? Semplice! Non amo il lusso, i finti sorrisi, i gala, le persone ricchi e i loro discorsi noiosi. Ero promessa in sposa a un cretino mega riccco che voleva sposarmi solo perchè glielo avevano chiesto.Viziato e antipatico.
Alle volte la cosa migliore e scappare. Io l'ho fatto. Ora vivo di qualche piccolo furto, del lavoro al teatro e, se mi va bene,di qualche persona gentile che decide di lasciarmi la mancia dopo un'esibizione.
Ma non sono illusa. Pensate veramente che creda di scappare in eterno? Mi troveranno. Anzi mi troverà. Quel decelebrato è stato spedito chissà dove a cercarmi....e qualcosa mi dice che è stato spedito qui. Questo non significa che non devo vivere. Per quanto all'inizio sia stato difficile e doloroso -in tutti i sensi- ora mi ritrovo con un gruppeto di ragazzi abbastanza folto a giocare in un parco a football. Niente di meglio oserei dire se non fosse per qualcuno che ha il lancio troppo lungo...impreco a bassa voce prima di scattare per recuperare la palla.

Il ragazzo che la prese al volo non perse tempo pe rcommentare. I miei occhi azzurri si spiecchiarono nei suoi guardinghi e indagatori come sempre. Non ero il tipa di ragazza che forse si aspettava ma non ne pareva sorpreso malgrado i miei jeans strapapti, i capelli arruffatti, le occhiaie e quell'aria da fattona che infondo accumunava tutti noi. La maglia era a filo con i jeans, mi sarebbe bastato alzare le braccia per scoprire la pelle pallida e piena di lividi. Uno dei soliti trattamenti speciali, niente di che. Niente almeno contro la schiena dove una "bella" cicatrice attraversava le ali 'angelo che mi ero tatuata ani prima. Altro trattamento speciale, se volete chiamarlo così anche se di speciale o allegro aveva ben poco. Veniva riservato a tutti, nessuno eslcuso. Nemmeno una ricca come me. Lì infondo non ero nessuno.
Sorrisi appena.
Beh diciamo che anche io me la cavo"
dissi facendo spallucce allegramente prima di rubargli la palla di mano con fare non troppo fine. Sorrisi appena ridacchiando davanti alla sua faccia.
Vuoi fare qualche tiro?!
domandai come al solito senza peli sulla lingua. Non ci stavo provando, per niente. Non ero il tipo.

Guardandolo bene quel ragazzo assomigliava troppo a Joaquin. Aveva la sua stessa ombra di sarcasmo dipinta in volto. E lo stesso alone insopportabile intonro. Mi sentii sull'orlo di una delle mie reazioni troppo spontanee. Presi un lungo respiro e sorrisi appena, maliziosa, falsa e ironica al tempo stesso.
Presi a correre tornando dagli altri. Per me poteva fare quel che gli apreva. Mi voltai improvvisamennte e gli tirai la palla.
Vai pure tu!
dissi prima di correre alla mia borsa e accendermi uno spinello. non era roba da ragazze, non da ragazze con una famiglia come la mia alle spalle almeno. Sospirai sciogliendomi le trecce ormai disfatte e pettinandomi i capelli con le dita. Avrei dovuto cambiarmi in fretta, se volevo arrivare con 2 ore di ritardo e non 3. Infondo non potevo perdermi tutta quella festa da persone ricche se no non avrei potuto fare danni. In ogni caso ancora mi mancava l'accompagnatore.

Lo spinello stava per finire. Peccato. Ne avrei acceso un altro. Non c'era mai limite, preferivo non darmene. I limiti sono solo ostacoli alla libertà. Alzai gli occhi verso chi aveva parlato quando sentii quella vicino a me. Il ragazzo mi era venuto addirittura a cercare? Beh non che mi importasse troppo ma non potevo rifiutare no?! Stranamente per una come me mi ritrovai a sorridere con fare sornione e ad alzarmi senza rispondere male. Un miracolo! Lo gaurdai con aria di lieve sfida prima di unirmi agli altri.
Muoviti lumaca!
gli urlai dietro prima di avventarmi sulla palla e prendere a correre veloce verso la meta. Non era difficile bastava concentrarmi sui piedi, sul vento e correre e basta. Era un po' quello che facevo insieme a scappare tutti i giorni.
Strano che ancora nessuno mi avesse cercata.

Pensavo chhe nessuno i avrebbe preso. Era una bella sensazione: scappare senza farsi mai prendere. Sì decisamente mi piaceva. Ma quel ragazzo era in gamba, ci sapeva decisamente fare. Mi placcò dopo poco e mi ritrovai a terra, tra l'erba, ridendo come una bambina senza fiato.
Ci sapevo fare eh? Beh lui non era da meno. Sorrisi con aria di sfida.
Beh complimenti...ma hai vinto solo una battaglia!
gli feci sapere mentre i miei occhi scorrevano veloci e calcolatori sulla sua figura. Se avessi portato quel ragazzo a quell'inutile cena forse sarebbe stata una scelta appropriata. Avevo bisogno di esserci ma senza sapere che mezzo mondo sapeva della mia presenza! Insomma un ingresso segreto, quaclosa del genere. Non era il caso che mi si fiondassero tutti addosso.
Mi alzai agilmente tendendogli una mano sorridendo appena con aria furba.

Fortuna del principiante. Io non credevo alla fortuna adire il vero. Pensavo piuttosto a qualcosa tipo un Fato già scritto da seguire stile Eneide anche se odiavo quell'opera. Molto meglio la Divina Commedia o Romeo e Giulietta...troppo romantico dite? Beh in effetti non era un'amore che faceva decisamente per me. Sorrisi appena quando disse di chiamarsi Tommy.
oveva essere un diminutivo di Thomas probabilmente perchè mi dava l'aria di essere uno di quei ragazzi che come hanno la sfortuna di trovarsi un nome lunghissimo da accorciare.
Mi chiamo Effy!
mi presesentai allegramente per poi guardarmi intonro. Eravamo un numero giusto. bene. Un sorriso compiaciuto mi si dipinse in viso.
Che ne dici di fare una scomessa?
domandai improvvisamente

Ancora sapevo cokme tenermi amico un uomo. Bene. Sorrisi ancora prima di riunire con un cenno i ragazzi. Quel ragazzo mi piaceva, nel senso che mi somigliava ma non mi riferivo certo ada amore! Io non ero capace di amare. Per niente.
Sorrisi serafica prima di spiegarmi.
Puoi scegliere chi vuoi nella tua squadra, chi vince abrà un premio...se vinco io tu dovrai accompagnarmi a un noiosissimo ballo a cui devo andare stasera...il tuo premio puoi sceglierlo tu!
dissi sorridendo in attesa. Avrei rispettato le sue scelte di compagni, avrei comunque provato a vincere. Avevo bisogno di un compagno minimanente divetente per farne qualcuna delle mie!

La proposta del ragazzo mi sorprese parecchio. Non ero tipo da apuntamento e di solito nessuno mi chiedeva mai dii uscire. Prima di tutto perchè non piacevo a nessuno e secondo perchè ero amica dei maschi mai qualcosa di più. E poi io non sapevo innamorarmi o far innamorare la gente di me. Lo guardai stranita ma se era quel che voleva perchè non farlo?
Gli strinsi la mano annuendo. Avreii lottato fino allo stremo in qualunque modo per vincere. Sopratutto per orgoglio almeno. Scelta la mia squadra mi preparai almeno a finire in parità. Non potevo perdere. Sopratutto perchè non ero sicura di essere capace di andare a un appuntamento!
Riuscimmo a fare un punto ma erano più forti di quanto credessi. Il ragazzo ci sapeva fare, decisamente. E non era positivo.